martedì 1 giugno 2010

Permesso non retribuito


Adesso, per un paio di mesi, ho altro da fare. Ma a partire da Settembre, se sarà ancora consentito dare un punto di vista, riprenderò le mie riflessioni.

giovedì 25 marzo 2010

Semplice, no ?

BERLUSCONI chi è? «Noi siamo cattolici praticanti e riteniamo che la Chiesa abbia il diritto di difendere i principi della libertà e della vita, però a voi dico che potreste fare dei piccoli tradimenti e telefonare a tutte le vostre ex fidanzate per convincerle a votare, per la libertà si può fare» (Silvio Berlusconi a Bari, 24 marzo 2010).

mercoledì 10 marzo 2010

Ricorda qualcuno.......


La strategia di Berlusconi sembra aver perso qualsiasi altro orizzonte che non sia quello di garantire la propria immunità, spostando periodicamente l’attenzione verso problemi spesso artificiosi. Nel frattempo l’Italia continua ad avvicinarsi al baratro. El Pais

sabato 27 febbraio 2010

Niente di nuovo


Oggetto: Elsa Morante sul capo del governo
"Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di
delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la
condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il
popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per
insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e
tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue
attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al
giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il
tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il
tornaconto.Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile
effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo
onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto
seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi
atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della
gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il
capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.
Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza
credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di
famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si
circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile,
e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un
proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole
rappresentare."
Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a
Mussolini.

lunedì 22 febbraio 2010

Oh mamma!!!

(E. Filiberto) Ricordo quando ero bambino, viaggiavo con la fantasia, chiudevo gli occhi e immaginavo, di stringerla fra le mie braccia. (Pupo) Tu non potevi ritornare pur non avendo fatto niente, ma mai ti sei paragonato, a chi ha sofferto veramente.

lunedì 15 febbraio 2010

Salviamo la faccia !

Nuova proposta razzista dell'europarlamentare e capogruppo della Lega Nord al comune di Milano, Matteo Salvini, all'indomani degli scontri di Milano: «Fermiamo per un anno le vendite di case e di attività commerciali a tutti gli extrcomunitari». In un'intervista al Giornale, Salvini spiega che «il problema è la densità abitativa. In via Padova e in tutte le vie limitrofe abitano troppi stranieri». Inoltre, secondo Salvini, «la metà di queste persone non ha diritto di abitare a Milano». Salvini chiede anche più controlli di «vigili e polizia» che «devono cercare i clandestini casa per casa».
Ma uno dei leader del suo partito e ministro degli Interni, Roberto Maroni, sceglie, in una intervista al Corriere della Sera, un approccio più cauto e bacchetta Salvini: «La parola rastrellamenti - sottolinea Maroni - non la voglio sentire: qui c'è da gestire un problema sociale. C'è un modello sociale che non funziona, che va ricostruito». «Dobbiamo inventarlo - afferma - definire le condizioni per cui un extracomunitario regolare possa integrarsi davvero».
La spaccatura in casa Lega è tale che scende in campo il Senatur: "I rastrellamenti lasciamoli perdere", dice Umberto Bossi bocciando senza appello la proposta di Salvini.